Il voto è un momento importante, ma perdere i momenti importanti non vale il voto

Sono terminate le elezioni e saltando quello che sarà il colore del risultato dal conteggio delle schede(ci sarà un altro post ad hoc) due risultati, molto banali, li posso già analizzare.

Il primo è legato a Facebook utilizzato come piattaforma per la discussione di temi, idee e posizioni.

Il secondo è legato ad un modus operandi comune a molte persone: votare senza conoscere i candidati in lista, senza averli mai ascoltati.


Primo Problema

 

Facebook nasce per permettere alle persone di restare connesse, non nasce come piattaforma di discussione.
In campagna elettorale molti miei amici, ma questo immagino lo avrete visto anche tra i vostri, hanno usato toni duri, anche offensivi nei confronti di persone con una posizione diversa, persone con cui hanno condiviso momenti di divertimento, di lavoro, amici anche stretti. Toni che vanno oltre lo scherzo e la satira, duri proprio nel confronto.

In una mia personalissima considerazione ho individuato la causa nello scrivere spesso in maniera sintetica, troppo veloce perchè siamo interessati a “dire” la nostra e presumiamo di cambiare la posizione dell’interlocutore sopraffacendolo(questo mi è capitato di osservare).

Molte persone su Facebook sono inconsapevoli che utilizzando toni aspri, duri, non riusciranno, mai, a portare l’interlocutore dalla loro parte. Si ottiene invece il risultato opposto, la persona che si sente aggredita si pone sulla difensiva e in una condizione di “non ascolto” rispetto a tutto ciò che gli viene detto.

Secondo Problema

La politica può essere un acceleratore o un freno per il nostro sviluppo sociale, economico ed ambientale.

Riveste quindi un ruolo chiave nella vita di tutti i giorni. Pensare che sia una cosa lontana, che non ci appartenga è un errore che, già oggi, paghiamo duramente.

Noi abbiamo una legge elettorale che non ci permette di scegliere il candidato, ma non vieta di conoscere i candidati in lista.

Basta cercare su Google chi è, cosa fa, potete cercare su Facebook, postargli dei temi che per voi sono rilevanti e vedere come risponde. Quanto tempo può impegnarci? Mezz’ora, un’ora, tre ore?

Cosa sono quelle ore in confronto ai 5 anni che quella persona passerà a rappresentarci o meno in parlamento?

E’ inconcepibile, non ci possiamo giustificare affermando che è l’attuale legge elettorale che fa schifo, le informazioni sulle liste sono pubbliche e visionabili!

Ho parlato con molte persone che avrebbero votato una lista sulla base del programma e del candidato premier di quella.

Vorrei evidenziare che un programma perchè si realizzi ha bisogno di persone capaci, che abbiano dimostrato di avere la stoffa per farlo, non si può dare per scontata la cosa.

Votare, qualsiasi sia la bandiera, senza conoscere chi ti andrà a rappresentare è una ingenuità che non si può considerare lieve.

A ragione di questo, quattro consigli, che mettendoli in pratica hanno dato sempre buoni risultati:

  1. Mantenete sempre la calma, toni moderati e soprattutto “Cercate di capire cosa voglia comunicare l’altra persona”, quali sono le motivazioni, i timori che lo portano a conservare determinate posizioni.
  2. Evitate toni sarcastici, sono fastidiosi, siamo molto più permalosi di quanto riusciamo ad immaginare.
  3. Se avete avuto una brutta giornata non parlate di politica, sareste troppo condizionati da fattori esterni, guardatevi qualche video divertente su youtube.
  4. Votate sempre dopo aver letto il programma e parlato dei temi che vi stanno a cuore con i vari candidati, non guardate solo il colore della bandiera, è pericolosissimo.

Dimenticavo! In realtà i consigli sarebbero 5.

Le persone non si caratterizzano solo per le loro idee politiche si ci può sempre prendere una birra con chi la pensa diversamente.

Non allontanatevi da una persona con cui avete condiviso dei momenti che ricordate con piacere solo perchè avete avuto una discussione accesa su internet, è uno spreco, non ne vale la pena.

Il voto è un momento importante, ma perdere i momenti importanti non vale il voto.

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