Università 3.0

Che settembre del cavolo dopo aver lavorato per quasi tutto agosto e studiato dal 27-28  fino a questa mattina alle 9, vedersi steccare ad un esame, ritirasi ad uno  e un altro non sostenerlo è un bel colpo da incassare .
Alcuni si domandano come faccia comunque a sorridere a trovare lo spirito per giocare e continuare a fare battute come piace a me pur non essendo una situazione cosi rosea perchè c’è una alta probabilità che io mi laurei a maggio.
Non voglio fare l’ipocrita quindi è bene che ammetta subito che un pò di amaro in bocca c’è, ma è solo una situazione temporanea.
Quando sto un pò con i miei pensieri cerco sempre di analizzare la situazione e guardarmi indietro, i fallimenti sono necessari per la crescita e per lo sviluppo di una persona e da questi comunque nascerà qualche opportunità bisogna solo cercarla.
Innanzitutto quando erano le date in cui ho sostenuto questi esami?
Martedì  20 (Ritirato)
Mercoledì 21 (Nn sostenuto)
Giovedì 22 (trombato a pieno)
Perchè li ho voluti sostenre o provare disperdendo le energie tutti e tre?  Perchè è stata approvata la sessione straordinaria di novembre  il 12 settembre, ma l’ho saputo un pò troppo tardi.
Quando ho cominciato a studiare? Seriamente ho cominciato intorni al 28 agosto, un pò tardi, ma prima dovevo lavorare, non era minimamente sindacabile l’idea di non aiutare la mia famiglia.
Cosa ho imparato?

  • Bisogna focalizzarsi meglio sul task, capire quale è la strada più breve per raggiungerlo, eliminare comportamenti dispersivi.
  • C’è bisogno di più coordinamento con le altre persone, chiedere di più confrontarsi di più
  • I professori faranno di tutto per non metterti a tuo agio, cerca di conoscere le domande e formulare per conto tuo domande tue secche chiare che non dicano qualcosa di più o di meno e che trovino riscontro seguendo gli orali
  • Lavorare in team vuol dire affidarsi ad altri, bisogna elaborare dei metodi che permettano di verificare che il lavoro degli altri sia coerente una sorta di “scettico” “avvocato del diavolo” che metta sempre tutto in discussione
  • Non contano le ore conta il rendimento, se il rapporto tra Risultati/ore studiate è basso c’è qualcosa che non va,  bisogna capire si può migliorare il metodo di lavoro.

Opportunità da questo fallimento?

  • Possibilità di recuperare gli errori compiuti così da andare con una preparazione più solida
  • Un programma diverso per questo inverno, se c’è tempo potrei anche studiare per il TOFL

Sono considerazioni banali, ma a volte può essere utile riordinare i pensieri così che si ritorni sul campo di battaglia con più grinta di prima.

“Non sempre i fallimenti portano al successo, ma non si va da nessuna parte se non si è disposti a fallire”

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