Made Expo

Io: “Mi scusi ma questa è una pavimentazione drenante in conglomerato cementizio(ndr quindi una pavimentazione rigida), davvero interessante”
Espositore Italcementi: “Si certo, vede come spiegavo ad un visitatore prima ha una percentuale dei vuoti tra il 15 ed il 20%, ma ne abbiamo anche di superiori con una percentuale dei vuoti oltre il 25% e sotto il 30%”
Io: “Caspita, ma è tantissimo, che granulometria ha?”
Espositore Italcementi: “La prima che vede 3-6mm, quella con una percentuale di vuoti più bassa- E’ essenzialmente bigranulare, invece quelle che vede- indicando dei provini vicino- con una percentuale dei vuoti maggiore sono 10-12mm”
Io: “Mi scusi ma con delle percentuali di vuoti così importanti non avete riscontrato problemi di fessurazioni o rotture particolari”
Espositore Italcementi: “Assolutamente no!”
Io: “Ma per la posa in opera ho bisogno di particolari condizioni?”
Espositore Italcementi: “Per nulla lo può posare quando vuole in ogni condizione e non ha problemi come con l’asfalto(ndr conglomerato bituminoso)”
Io: “Ah, fantastico quindi posso posarlo anche quando le temperature scendono al di sotto degli 0°”
E. I.: “No, però lo fanno tutti”
 
Questo è uno dei momenti più interessanti della mia giornata al Made Expo di Milano, fiera sull’edilizia, design e materiali innovativi, però non è proprio di questo che voglio parlare, il discorso è per evidenziare la scarsa professionalità che spesso ci caratterizza e ci sta portando alla deriva.
 
Vorrei quindi fare un po’ il punto della situazione:
 

  1. Numeri alla mano dopo un declassamento* da parte di S&P ieri c’è stato il declassamento del ratinig sul debito pubblico di tre “notch” da parte di moody’s. Sappiate che le polizze contro il rischio di insolvenza del debito italiano sono più alte di quelle polacche.
  2. C’è un braccio di ferro tra Sacconi e Tremonti, il primo vuole che si evitino i tagli di 8 miliardi ai fondi FAS(Fondi per lo sviluppo per opere delicate quali l’AV, la metropolitana del nord ecc) il secondo, intransigente li ritiene necessari per sanare i conti. Considerando anche l’aumento della pressione fiscale in atto(già tra i livelli più alti d’europa) che toccherà quota 49%(ovvero su 10 euro che guadagnerò 5 andranno a me e 5 allo stato) vorrei sapere come intendono superare la crisi?
  3. La disoccupazione giovanile al 29%.

Inoltre la maggior parte dei giovani è segnata da:

  • una ignoranza spaventosa, è inutile dirlo l’italiano medio rispetto un europeo medio ha un bagaglio culturale estremamente più basso, un problema non legato ai tagli all’istruzione, ma alla cultura pro-ignoranza che il mondo della televisione è riuscito a sviluppare con il tempo(chi controlla le televisioni?).
  • la sicurezza di trovarsi senza una pensione

 
Adesso stanno venendo i nodi al pettine e stiamo pagando le conseguenze di una società fondata sugli impicci e la scarsa professionalità.
Toccherà quindi a noi giovani risanare situazione, non ci sarà certo mamma e papà, ma con orgoglio mi piace ammettere che il popolo italiano dalle situazioni più estreme è riuscito a dare forza della sua genialità e capacità di innovare, sono ottimista e accadrà anche in questo frangente.
 
Espositore Italcementi: “E poi si vengono a lamentare che le pavimentazioni hanno subito delle rotture”
 

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