Ultras!

Nella storia del lupo e l’agnello, quel poveretto veniva sbranato perchè il padre dell’agnello aveva a suo tempo sporcato l’acqua che stava bevendo il lupo e quindi andava punito.
Sabato scorso mi sono ritrovato in una situazione pressochè simile che vale davvero la pena raccontare.
Formia ogni sabato è tappezzata da manifesti formato A4, abusivi, con font molto simili a quelli utlizzati dai gruppi neo-fascisti che inneggiano a sostenere la S.S. Formia, squadra di calcio che gioca in eccellenza, dopo la serie D per intendere.
Sabato scorso, precisamente il 22, un mio amico ne aveva strappato uno dalle scale che da Piazza del Vittoria conducono a Piazza Guglielmo Marconi(meglio nota come Piazza Santa Teresa) per portarlo all’evidenza di un paio di amici della comitiva che si occupano di grafica e fotografia.
Era un volantino b/n con le scritte tutte sgranate.
Giunti in piazza un ragazzo dai capelli corti/boccia ha iniziato ad urlare perchè mai avessimo fatto un simile gesto, che offendeva il tempo dedicato dai giovani ultras. Ragazzi che al posto di dormire il sabato pomeriggio erano stati ad affiggere questi volantini. Io purtroppo non potevo che sorridere alla cosa perchè per un volantino preso e pure con innocenza solo per far notare la cattiva grafica mi sembrava assurda una reazione del genere, eravamo pure disposti a ridargli i 10centesimi per la fotocopia!
Comunque in meno di 2 minuti i ragazzi si erano moltiplicati ed erano diventati una 15ina tutti quanti offesi per il gesto e ripetendo sempre la stessa frase. Fortunatamente c’era un giovane con il quale si poteva dialogare e miei amici sono stati un bel po’ a parlare per chiarire.
Una volta terminata la questione ho incontrato un mio amico e sono scoppiato a ridere con la mia classica fastidiosa e rumorosa risata.
Salutata la comitiva perchè come si dice a Roma “s’era fatta na certa” a piedi mi sono diretto verso casa. Mentre salivo una scalinata che conduce a casa mia sento dalla strada i passi di alcune persone in corsa, ma senza curarmene particolarmente continuavo con la mia solita e calma cadenza.
Lungo le scalinata mi sono trovato accerchiato da questi 15-20 ultras incazzati che rivendicavano spiegazioni perchè in primis mi ero messo a ridere ed in secundis avevo strappato un foglio A4 offendendo il lavoro fatto dai giovani ragazzi(aridanghete!).
Lì non c’era più il ragazzo aperto al dialogo, stava all’inizio della scalinata a fare da palo, ora c’era uno più grosso sempre con i capelli corti e con un giubotto della Lonsdale.
Solite frasi, l’unica novità era che se fosse stato strappato il successivo sabato un solo volantino mi sarebbe venuto a cercare e mi avrebbe fatto “na capa accussi”(provate ad immaginare il gesto delle braccia).
Io in quel momento che potevo fare o dire?
Non avevo fatto assolutamente nulla(il volantino non l’avevo strappato io ne mi interessava), lui giustificazioni non le voleva sentire, allora gli ho detto davanti i suoi compagni, anche se è il termine meno adatto: “Guarda se vuoi ti posso lasciare un contatto cosi puoi venirmi a cercare”.
Se non ce le ho prese lì è perchè qualcuno mi voleva proteggere.
Al seguito della mia frase sono iniziate nuove minacce e nuove tarantelle, ma alla fine sono tornato a casa senza problemi, semplicemente disgustato da tutta questa violenza.
Non mi venite a dire “Ma tu li hai provocati”, perchè è assurdo abbiamo provato prima a parlare ed a chiarire, ma loro non volevano sapere ragioni e se poi dovessimo dirla tutta quella loro si chiama affissione abusiva.
Che seccatura, non potete immaginare.

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