Gas Intensive, Il Gas Risorsa Strategica per il Paese, Roma prt2

Ritornando all’evento di ieri si è cominciato con l’introduzione del presidente di Gas Intensive che ha evidenziato il clou di una ricerca supportata da McKinsey. Questa afferma un aumento del costo del gas del 28% nel 2012, che per un materiale come il vetro incide per il 30% sul costo di produzione (anche riciclato, che differisce da quello vergine per una più bassa temperatura di fusione).
Successivamente c’è stata la proiezione di un video dove venivano intervistati vari soci:

  •  Assocarta
  • Andil Assolaterizi
  • Ca.Ge.Ma.
  • Assomet
  • Assofond
  • Federacciai

Vi riporto i dati che mi hanno interessato di ogni intervista.
Assocarta
Il 60% della carta italiana è prodotta da materiale riciclato.
Rispetto all’EU manca la possibilità di approviggionamento del gas ad un costo più basso incidendo sulla competitività.
Assolaterizi
Il costo del gas incide per il 25-30%  nella produzione di laterizio.
Assomet
In Europa sono secondi solo alla Germania nella lavorazione di metalli non ferrosi, la maggior parte dell fabbriche è situata nel centro nord.
Il costo del gas incide sulla produzione per il 10% per i semilavorati e per il 30% per la fusione per produzione primaria e secondaria.
Purtroppo non c’è una bolletta concorrenziale.
Ca.Ge.Ma (Calce Gesso Malte)
Esistono 37 siti produttivi di calce in Italia,  che per l’elevato costo del metano hanno generato uno sviluppo tecnologico elevatissimo.
E’ il terzo consumatore di gas in Italia e nel ciclo di produzione il costo dell’energia(elettrica + gas) incide al 50%e di questo il30% è occupato dal metano.
Assofond
Anche nel settore delle fonderie il gas ha la sua parte nella produzione occupando dal 15% al 30% dei costi
Federacciai
Con un fatturato di 40 miliardi l’associazione è la seconda dopo la Germania nel settore siderurgico. Qui come per la Ca.Ge.Ma l’elevato costo del gas ha permesso di affinare il livello tecnologico e l’efficenza nel suo sfruttamento.
Ora per concludere due osservazioni personali.
La prima, non di rilievo, l’intervistatrice poteva risparmiarselo il cappello di sicurezza giallo sopra la giacca elegante bianca con dietro le balle di carta riciclata, davvero mancava di stile, inoltre sarebbe stato carino che si presentasse con lo stesso vestito e non ogni volta uno diverso sfoggiando tutto l’armadio. Ma non voglio andare fuori tema questa era solo una questione di presentazione e di dettaglio, perchè credo quando si realizza un prodotto(sia un video, sia un oggetto) anche l’estetica ha il suo peso.
La seconda, più importante anche perchè se ne è parlato molto, è capire quanto costa nel resto d’Europa  il gas per uso Industriale rispetto al costo che invece devono sopportare le industrie italiane:
In europa siamo nell’intorno di 25 Euro/MWh
In Italia il costo è nell’intorno dei 33 Euro/MWh


Una differenza che pesa significativamente se moltiplicata per i consumi che ci sono, no?

Qui trovate anche le slide dell’interrogazione parlamentare che c’è stata al Senato lo scorso 22 Giugno 2011.

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