#InnovactionLab una breve considerazione #Finale

Ripropongo un articolo che avevo scritto quest’estate su un altro blog sulla mia esperienza ad InnovActionLab.

#InnovactionLab una breve considerazione #Finale

Quando avevo 5-6 anni nella tarda mattinata, sotto il sole di Luglio, sulla spiaggia sentivo arrivare con il suo motivetto Stefano il venditore di cocco, sgambettante e sorridente correvo da lui per farmi offrire un bel pezzo.
Capitava che doveva aprire qualche noce perchè erano finiti i pezzi già tagliati.
Allora prendeva un tondino di ferro, che aveva nella cesta con le noci, iniziava a batterlo sulla noce, colpendo i punti giusti, spaccandola e riuscendo così a prendere la parte migliore, quella che poi mi sarei mangiato con gusto sotto il sole dell’estate.
Ho vissuto InnovactionLab come la noce di cocco.
Se vi state chiedendo cos’è vi invito a visitare il sito.
Augusto Coppola e Roberto Magnifico sono stati “i coccari” della situazione.
Le botte iniziali alla noce sono comiciate nella prima prova di pitch con il team ARIA. Nessun gruppo, oltre ARIA, aveva incominciato a descrivere l’idea con un commento inziale “Queste slides fanno veramente schifo”. Tosta quando poi devi parlare davanti una quarantina di persone, però comunque siamo andati avanti e ho illustrato l’idea. Dopo con il team abbiamo ricevuto il “resto”, grafica pessima, incomprensibili scelte pubblicitarie, calcoli finanziari da ammazzarsi, un inglese maccheronico.
La prima volta è sempre tosta, non è un passeggiata, per alcuni è un approccio discutibile, ovviamente il loro metodo vale per le noci, poche storie.
Ci siamo rialzati con qualche frattura, abbiamo migliorato le slides, reso più chiara l’idea e lavorato su un prototipo, probabilmente senza l’aiuto e gli incoraggiamenti del nostro mentor, Alessandro Nasini, non saremmo andati molto lontani.
Personalmente è stato qui che ho capito cosa significasse lavorare in gruppo, nel fidarsi delle competenze e del lavoro di chi viene da una formazione diversa dalla tua.
Ho vissuto, con orgoglio, la stessa emozione dell’affidarsi ad un compagno di squadra quando si passa il testimone alla staffetta.
Successivamente ho visto miglioramenti in tempio brevissimi, ho rotto e superato alcuni dei miei limiti(che continuano ad esistere a livello universitario).
Non credo sia molto normale andare alla Luiss in autostop causa sciopero dei trasporti, passare una intera notte senza dormire lavorando al progetto mangiando cioccolata e bevendo caffè mentre albeggia su Roma(prima già lavorare 12 ore ad un progetto era follia), ma l’ho fatto per Innlab e sono contentissimo di aver retto questi ritmi.
Ho avuto la possibilità di entrare in contatto con una serie di imprenditori fantastici, una di queste persone è il nostro mentor e la moglie, di quelli che si lamentano della attuale situazione, ma li vedi smazzarsi in concreto per risollevare le sorti di questo paese, con disciplina e sudore.
Ho visto uscire i primi pezzi di quella noce e ho visto un bambino mangiarli, chi era quel bambino?
La voglia di intraprendere.
Andrea
 
 

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