Transportation Open Innovation Day

Sono tornato oggi da Milano, ieri ho presentato Wheelab al Transportation Open Innovation Day, organizzato da Intesa San Paolo.
Questa volta ho soggiornato a casa di Stefania, una ragazza che quando è fuori per lavoro affitta la sua stanza su Air b’n’n (ergo prima non la conoscevo).
Lei lavora per la Apple si occupa della disposizione dei tavoli, degli oggetti un area specifica della divisione Marketing and Sales.
Ho avuto la possibilità di salire nel suo ufficio al centro di Milano, la sede della Apple, fantastico!
Mi è stata anche offerta una macedonia e un caffè alla Apple, che soddisfazioni.
Tornando a parlare dell’evento siamo stati contattati perché avevamo partecipato alla Startup Initiative solo che questa volta il tema era verticale sul settore dei trasporti.
A mio avviso quello di ieri è stato l’evento più importante in termini di contatti a cui Wheelab abbia partecipato(se si esclude Wcap dove abbiamo vinto 25.000 euro) fino ad ora, potrei anche sbagliarmi, ma questa è l’impressione che ho avuto.
La presentazione ha entusiasmato i presenti, almeno la maggior parte, purtroppo non a tutti, infatti c’è stato anche un feedback negativo in particolare sul fatto che sarei dovuto essere più formale.
Per rendervi l’idea abbiamo suscitato l’interesse per collaborare con grandi realtà come Tom Tom e Magneti Marelli ed operatori della logistica.
Nei giorni passati prima dell’evento ho avuto paura di essere copiato, dico sul serio, ogni tanto mi viene insieme agli sbalzi di umore che caratterizzano la vita di uno startupper(o wannabe).
Solitamente gestisco la paura  ragionando un po’ e convincendomi che c’è un asset che non può essere duplicato, quell’asset sono le persone, il team di Wheelab.
Il problema sarà domani, una volta validata l’idea, perché dovremo formulare una strategia solida che ci protegga dai cosiddetti “Fast Followers”.
Ma non c’è stato solo il Transportation Open Innovation Day.
La sera prima dell’evento, Mercoledì, ho conosciuto ed avuto una bella chiacchierata con Emil Abirascid presso il TAG di Milano. Yuri lo aveva incontrato a Dublino durante la finale della Intel Business Challenge, è uno dei giornalisti di riferimento in Italia nell’ambiente delle Startup.
Emil ci ha consigliato di applicare per lo yestartup. Inoltre dalla chiacchierata è emerso che l’idea di non lavorare, o comunque avere un focus più debole, con le pubbliche amministrazioni italiane motivata dalle difficoltà di essere pagati è una sciocchezza perché, per esempio, esiste Comunichiamo che fattura.
Il suo feedback era in linea con quello che ci diceva durante InnovAction Lab Alessandro, il nostro mentor, ma in contrasto con quello che ci era stato detto da Augusto.
Il pensiero, molto banale, maturato dalla conversazione e dal libro “The Lean Startup” è che i feedback sono importanti e vanno raccolti(aggiungo che pagare il caffè è un obbligo morale nei confronti di chi ti ha dato il feedback). Poi, però, devono essere effettuati dei test concreti con un Minimo Prodotto Fattibile  che può essere anche una lista di attesa di preordine o un pretotipo, così da avere dei dati da analizzare, con dei risultati sulla base dei quali è possibile fare delle considerazioni più razionali.
E’ arrivata la pizza, scusatemi, ciao!
Ps non mi sono sbagliato a scrivere, il pretotipo è un concetto diverso dal prototipo. Se volete approfondire vi consiglio questo libro assolutamente gratuito(anzi il pretotipo del libro)

La vista dall'ufficio di Stefania
La vista dall’ufficio di Stefania

Lascia un commento