L'Ordine Del Tempo, Carlo Rovelli

Un po’ di tempo fa (quanto è relativo) dopo aver finito il libro sul ex ceo della IBM Louis Gestner ho iniziato a leggere “L’Ordine del Tempo” di Carlo Rovelli.
L’autore è un Fisico teorico, membro dell’Institut universitarie de France e dell’Accadémie internationale de philosophie des sciences.
Si è rivelata una lettura decisamente interessante, anche perché apprezzo sempre quando, con consapevolezza, si mescola la scienza con la filosofia.
In particolare mi è particolarmente piaciuta una riflessione sul secondo principio della termodinamica.
Il secondo principio afferma l’irreversibilità del passaggio di calore da un corpo caldo ad un corpo freddo.
Questa, riportando l’autore, è l’unica legge della fisica che distingue il passato dal futuro.
Ad esempio nel caso delle leggi della meccanica classica di Newton, l’elettromagnetismo di Maxwell “Se una sequenza di eventi è permessa da queste equazioni, lo è anche la stessa sequenza balzata all’indietro nel tempo. Nelle equazioni elementari del mondo la freccia del tempo appare solo quando c’è il calore”
L’autore continua la sua analisi evidenziando come il tempo non sia una variabile indipendente dal resto dell’Universo, né che scorra alla medesima velocità citando le dovute fonti bibliografiche ed immergendo il lettore in tutte le nuove scoperte della fisica quantistica e le varie implicazioni della teoria della relatività.
In questo percorso viene riconsiderata la visione aristotelica del tempo come misura del cambiamento.
Un’altra riflessione, apparentemente banale. (che poi era quello che diceva già Rafiki a Simba) , è legata all’asimmetria dell’evoluzione: il passato non si può cambiare ma il futuro si.
Le dinamiche del tempo e la loro relatività accompagnano il lettore verso una visione più soggettiva del mondo e delle sue interazioni che si può sintetizzare in una frase:
Non è importante ciò che è, ma ciò che è per te.
 
 
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