Back to London. Riflessioni sui mesi passati, futuri e la paura

The dream is free, the hustle is sold separately

Agosto e Settembre sono stati mesi particolarmente intensi, infatti solo ora riesco a stilare un riepilogo di tutto quello che ho fatto e che ho in progetto di fare.

L’operatività estiva mi ha completamente assorbito stravolgendo quelli che erano i piani con conseguenze non positive rispetto ai miei obiettivi di lungo termine.

Nonostante questo, alla fine di questi due mesi, un po’ ammaccato, ho raccolto risultati sicuramente positivi e sono rientrato al civico 10 di Spencer Grove.

La casa è ora completa, siamo 4 Formiani in piena pandemia a Londra, sembra la trama di una commedia (e probabilmente lo è).  

Cosa ho fatto

Ho supportato l’azienda di famiglia in un periodo iniziato non benissimo.

Tutto questo lavorando, 7 giorni su 7, mediamente 08:30-19:00, con qualche eccezione a Settembre dove sia per una visita medica sia per la preparazione della partenza mi sono concesso un paio di giorni di stacco.

La stagione estiva è terminata in modo positivo e assolutamente non aspettato, ma continuo ad avere delle previsioni negative legate alla congiuntura economica per l’anno 2021.

Oltre a questo, il punto cruciale resta il passaggio generazionale che io e mia sorella stiamo vivendo.

E’ la prima delle sfide che la mia famiglia, nessuno escluso, sta affrontando perché oltre alle classiche dinamiche di una piccola impresa c’è il sangue che con il suo carico emotivo rende tutto più difficile.

Il livello di stress di questi mesi è stato tale che dopo due settimane dall’atterraggio ho ricontattato la mia psicologa per tornare a vederci fino a quando non sarei ripartito.

Lei, insieme all’affetto della mia famiglia, dei parenti e degli amici è stato un pilastro fondamentale.

Cosa Farò

Ho una runway finanziaria per la ricerca del lavoro di 5 mesi aggiuntivi, se dovessi accedere allo Universal Credit si potrebbe allungare anche a 6, ma l’obiettivo è trovare lavoro molto prima.

Le prossime giornate saranno divise in 4h di allenamento con Python ed lmeno 4h per rispondere ad eventuali posizioni aperte come Data Scientist che siano in linea con i miei valori e le mie competenze.   

Nota positiva: In questi mesi i recruiter si sono fatti sentire, ma non mi era possibile dare una disponibilità immediata.

Come accennato nel precedente post, l’obiettivo è entrare a far parte di una grande corporate, per viverne e conoscerne le dinamiche che la caratterizzano, nel bene e nel male.

Al momento ho ricominciato a togliere un po’ di ruggine ripassando i concetti alla base del Machine Learning e della Statistica, nei prossimi giorni sfrutterò dei dataset anche per metterli in pratica e, tempo permettendo ve ne parlerò qui.

Voglio assolutamente riprendere a dare il mio contributo all’associazione degli alumni di InnovAction Lab con i podcast e le newsletter che avevamo iniziato verso metà anno. Il 2020 è stato l’anno in cui non siamo riusciti ad organizzare il nostro BBQ, sarebbe stata l’edizione n° 8.

Letture

Finalmente ho anche ripreso a leggere a ritmi sostenuti.

Nei mesi passati ho finito Good Charts che avevo comiciato, credo a Giugno, molto interessante, un testo consigliatissimo per chi vuole migliorare la propria comunicazione soprattutto in materia di dati e grafici.

Ora sto leggendo il libro “Sergio Marchionne” di Tommaso Ebhardt, una lettura pazzesca, avvincente. La storia di un uomo che ha preso un’azienda decotta e l’ha riportata ad essere un player rispettato nell’industria dell’automotive.

La lingua

Continuo a curare la lingua e la preparazione dei colloqui con il mio insegnante di Inglese. Con il suo background umanistico riesce a darmi delle prospettive e punti di vista sempre interessanti.

Sport e Pancetta

Attenzione!

Incredibile ma vero, verso fine Settembre ho iniziato anche a mettere un po’ di ciccia (o forse me ne sono accorto a fine Settembre)!

I 31 anni si sono fatti sentire prepotentemente. Adesso ho ripreso a correre e forse a fine ottobre, quando la mia infiammazione al tendine del gomito sarà passata, potrò tornare ad alzare qualche peso.

Non vedo l’ora di riprendere anche con la meditazione nei prossimi giorni.  

Tutto questo mentre in casa continuo a calare 500g di pasta per 3 persone e pormi domande esistenziali del tipo: “Si ma stasera cosa ci mangiamo?”

Una riflessione sulla Paura

Hard Choices, Easy Life

Easy Choices, Hard Life

In questi due mesi più volte con degli amici e delle amiche abbiamo avuto modo di discutere delle scelte di vita che non facciamo, soprattutto in merito al lavoro ed alle cose che ci fanno felici, ma che puntualmente rimandiamo.

Una paura che alla fine ci fa stare male.

Casualmente mentre ascoltavo un podcast del TED su Spotify mi sono imbattuto nel talk di Tim Ferris.

Avevo letto, condividendolo solo parzialmente, il suo libro “The 4-Hour Workweek”, ma c’era una parte che ho ripreso e vi riporto un po’ riadattata, stimolato da queste chiacchierate estive.

Sono cose ovvie, ma spesso le dimentichiamo.

  1. Se tu dovessi lavorare solo 2 ore al giorno, perché il tuo dottore ti ha salvato da un arresto cardiaco, su cosa lavoreresti?
  2. Se dovessi avere un secondo arresto cardiaco e puoi lavorare solo due ore per settimana, a quale progetto ti dedicheresti?
  3. In questo contesto quali attività che richiedono molto tempo, ma non sono fondamentali, rimuoveresti?
  4. Quali sono le tre attività che usi per riempire il tempo e che, pensi, ti rendano produttivo? Spesso sono quelle attività alle quali ci dedichiamo rimandando le cose importanti (le cose importanti, di frequente, sono anche le stesse che ci spaventano e ci seccano per paura di fallire o di essere rifiutati)
  5. Prese 10 persone che conosci, chi sono quelle 2 che ti rendono felice e ti stimolano a fare di più? Quali sono invece quelle due che ti creano rabbia, tristezza o non ti fanno trovare la voglia di alzarti dal letto la mattina? Una volta che lo sai, riduci il tempo con chi ti fa star male e passa più tempo con chi ti fa star bene.
  6. Prepara un post-it davanti al vostro pc o tre sveglie che vi ricordino “Mi sto trovando cose da fare per riempire il mio tempo e sto evitando cose importanti?”
  7. Il multitasking non esiste.
  8. Sfrutta la legge di Parkinson a tuo vantaggio “«Il lavoro si espande fino ad occupare tutto il tempo disponibile; più è il tempo e più il lavoro sembra importante e impegnativo”. Attraverso una serie di scadenze ravvicinate puoi restare concentrata evitando di procrastinare.
Un tipico paesaggio Londinese

Un abbraccio,

Andrea

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